martedì 1 luglio 2008

Un po' di colpa ce l'abbiamo anche noi...



Leggendo
Focus, abbiamo scoperto che la credenza secondo la quale ai defunti continuerebbero a crescere unghie e capelli per un po', dipende da un romanzo. E siccome il romanzo è Niente di nuovo sul fronte occidentale dello scrittore Erich Maria Remarque, che Illustrazione Ticinese pubblicò nel 1931, quando nessun altro osò farlo, beh ecco, ce ne sentiamo un pochino responsabili... Dunque: Remarque scrisse, pensando all'amico morto in battaglia, "(...) continueranno a crescere come spettrali fungosità sotterranee. (...) le unghie si torcono a guisa di cavaturaccioli e crescono e crescono, e con esse i capelli del cranio putrefatto (...)". In realtà niente cresce più dopo la morte. L'impressione che sia così dipende anche dal fatto che la disidratazione dei tessuti fa sì che capelli e unghie, che non subiscono questo processo, appaiano più evidenti. Ecco, dopo questo tema allegro, vi auguriamo una piacevole giornata!

9 commenti:

Anonimo ha detto...

"Questo libro non vuol essere né un atto d'accusa né una confessione. Esso non è che il tentativo di raffigurare una generazione la quale – anche se sfuggì alle granate – venne distrutta dalla guerra".

Già che ci siamo, ecco l'incipit del libro in questione... Buona lettura sotto l'ombrellone...

digito ergo sum ha detto...

Lo dice anche García Márquez in "Dell'amore e altri demoni". Libro superbo che mi ha lasciato meditabondo (qualsiasi cosa voglia dire).

La prefazione cita (ma anche Tarzan) “la lapide schizzò via in pezzi al primo colpo della zappa, e una chioma viva di un color rame intenso si sparse fuori dalla cripta. Il capomastro volle estrarla intera con l’aiuto dei suoi operai, e più la tiravano e più sembrava lunga e abbondante, finchè non uscirono gli ultimi capelli ancora attaccati a un cranio da ragazzina…..Dispiegata a terra, la chioma splendida era lunga ventidue metri e undici centimetri”

Più in là, si legge poi, che "il capomastro mi spiegò senza stupore che i capelli umani crescevano di un centimetro al mese anche dopo la morte, e ventidue metri gli sembravano una buona media per duecento anni”.

Da questa vecchia storia popolare, Márquez si è ispirato all'amore che descrive in questa sua (grande) opera. E, allora, benché non sia vero che i capelli crescano anche dopo la morte, considerando il risultato che sortisce il solo ispirarcisi, a me MI va un gran bene così.

Amen. ;-)

LA REDAZIONE ha detto...

Beh, a questo punto ci riteniamo scagionati poiché non siamo stati i soli a veicolare inesattezze, che per altro hanno un che (ma che?) di poetico... ;))

marcella candido cianchetti ha detto...

mi risulta invece, che unghie,ma specialmente i capelli continuano a crescere almeno per altre 24 dal trapasso buon inizio di luglio

LA REDAZIONE ha detto...

Allora: l'autorevolissimo British Medical Journal ha pubblicato un elenco delle credenze popolari più dure a morire. Tra le tante, anche questa relativa alla crescita post mortem di unghie e capelli. Si tratta di una credenza popolare appunto, nata forse anche per la difficoltà di accettare la definitiva morte di un congiunto. L'apparente "allungamento" di unghie e capelli dipende come detto dalla disidratazione dei tessuti circostanti i follicoli e il letto ungueale, che fa sì che unghie e capelli sembrino cresciuti di qualche millimetro.

marcella candido cianchetti ha detto...

grazie mi vado a documentare buona giornata

LA REDAZIONE ha detto...

@Buona giornata a te! E se dovessi trovare altre versioni...saremmo felici di condividerle con te!

digito ergo sum ha detto...

ehi, ma ora che ci penso, a me i capelli non (ri)crescono neppure da vivo... mumble, mumble... ;-)

antonella (broggi) ha detto...

Accidenti! A questo punto allora non possiamo affermare con certezza né che tu sia vivo, vero, insomma reale, né che tu ci scriva dall'aldilà (o di qua)... :o