Auguri di cuore!

Che il vostro dono per l'anno alle porte contenga tanta pazienza per sopportare le piccole cose quotidiane che vi infastidiscono, la forza necessaria per affrontare le difficoltà, la serenità che vi consenta di vedere sempre l'aspetto positivo delle cose, un pizzico di caparbietà per poter raggiungere i vostri obiettivi, una punta di egoismo, perché nella vita serve anche questo e accidenti, anche una buona dose di fortuna, che ci vuole, eccome se ci vuole! Buon Natale a tutti voi e ci vediamo l'anno prossimo...

Lettori poeti

La signora Vera Zanti-Rigassi di Bellinzona ci ha inviato questa poesia in dialetto, scritta da lei, che noi desideriamo dedicare a Gianni Frizzo, nostro "uomo copertina" dell'edizione di dicembre...

I EF SI, MA LA GALINA NO

Se i “piragna” i vo vignii a la “Sonnenstube”, a bef vin e grapin,
i def lasaa l’Oficina i del canton Tisin;
perchee nun, ticines e grigiones, om vo lavoraa
e miga giraa in di strad a lironaa.
Bèla fadiga, voialtri a ghi i pee al cald,
ma nun om risccia de restaa senza mudand.
Se i continuee a fa fusciarad,
om sara la galeria del San Gotard.
Pensii begn, l’Oficina la resta a Belinzona,
percee nun tucc om ga da mantegnii pup e dona.
Per el sornom scricc su la prima riga fasiic miga caas,
ma la gran rabia la fa trabocaaa el vas.
I ciapò i ef a bon marcaa?
Adèss a fii el piasee de lasaa i galin nel rócol a razolaa

A pancia piena non si vince...

Ve lo dobbiamo proprio confessare: ieri pomeriggio abbiamo chiuso la redazione per andare a pranzo, per una volta insieme. E questo non sarebbe niente di particolare, se non fosse che poi gli uomini (questi eterni Peter Pan...) hanno deciso di sfidarsi a tennis da tavolo, ossia ping-pong!  Ecco, qualche foto rubata a tavola ve la possiamo anche mostrare... ma quelle sul campo proprio ve le evitiamo... ;)))

MMS Dalla casa dell'artista

14.06 Rémy non parte in vacanza... Nella valigetta c'è tutta la sua attrezzatura fotografica.

14.11 Entriamo nel portico di casa Soldini. Ad attenderci le donne di Ivo. In carne, ossa e gesso...

14.41 Ivo mi racconta di quando da bambino trovò le impronte di un cammello nella neve e me ne fa uno schizzo.

14.49 Un'immagine rubata della signora Soldini, che però mi ha autorizzata a pubblicare!

14.50 I deliziosi dolcetti offerti con il tè

14.51 Appeso in cucina uno dei tanti disegni delle figlie di Ivo. Buon sangue non mente...

15.08 Un tè caldo e un dolcetto per chiudere l'intervista in... dolcezza.

Ma chi l'ha ordinata tutta sta neve??

Ecco i nostri intrepidi nel tentativo, prima vano poi fruttuoso, di farsi un varco per raggiungere stoicamente la redazione...

Scoperta... la copertina

Guardando la copertina di una rivista si potrebbe pensare "beh, hanno preso una foto e ci hanno messo sopra i titoli!". Vero, ma la foto prima bisogna farla, e deve rispondere a molti requisiti. Alcuni, i più evidenti, riguardano messa a fuoco, contrasto, nitidezza, luminosità. Ma ci sono anche alcuni aspetti che magari sono meno evidenti ai non addetti ai lavori. Ad esempio, solo per citarne un paio: 

. la fotografia deve essere verticale e deve avere sufficiente spazio sopra la testa del soggetto, affinché ci stia la testata.

. nella parte bassa ci deve essere spazio per il titolo e a lato, spazio a sufficienza per gli strilli.

. quando i soggetti sono più d'uno, tutti devono avere gli occhi aperti (non è così evidente) e tutti devono essere "giù bene" come si suol dire...

Ecco quindi che la copertina di dicembre è stata realizzata con tre soggetti, di statura diversa, in una giornata nella quale impazzava una gelida tormenta di pioggia e vento...

15.14 I nostri tre "soggetti da copertina" sono venuti da noi in redazione. Abbiamo dovuto allestire uno studio esterno improvvisato perché la pioggia ci ha obbligati a stare al coperto.

15.15 I "soggetti" sono al coperto. Rémy (il fotografo) e Gabriele (il grafico) invece sono allo scoperto per avere sufficiente distanza dai soggetti.

15.17 Illuminare in modo ottimale tre volti, che si fanno ombra gli uni agli altri, richiede il suo tempo...

15.20 Fa veramente troppo freddo. Si rientra in sala riunioni e si improvvisa un nuovo studio per lo scatto di apertura del servizio.

15.24 Ci vogliono i bicchieri per il brindisi... e per scaldarsi!

15.25 Ivo Soldini sfoglia i giornali aspettando di poter posare di nuovo.

15.28 Si scatta ancora anche per la cover. 

Frammento dei festeggiamenti alla nuova Prima Cittadina Svizzera Chiara Simoneschi-Cortesi

1 Monsignor Piergiacomo “Mino” Grampa, Vescovo della diocesi di Lugano.

2 Paolo Beltraminelli, municipale di Lugano e capogruppo PPD in Gran Consiglio.

3 Chiara Simoneschi-Cortesi ringrazia i presenti e il Comune di Comano che l’ha omaggiata con due sculture dell’artista Nag Arnoldi. Sulla destra, l’ex Consigliere di Stato PPD Renzo Respini.

4 Marco Borradori, Presidente del Consiglio di Stato, leghista e infreddolito.

5 Fulvio Pelli, Presidente del Partito liberale radicale svizzero e consigliere nazionale e l'ex consigliere federale PPD Flavio Cotti.

6 Il presidente dell’USI Piero Martinoli.

7 Uno sfrecciante Luigi Pedrazzini, Consigliere di Stato PPD.

8 Il municipale liberale di Lugano Erasmo Pelli.

9 Giovanni Merlini, Presidente PLRT e Deputato in Gran Consiglio.

10 Nicola Simoneschi, uno dei tre figli.

11 Diego Erba, Direttore della Divisione della scuola e municipale liberale di Locarno.

12 Chiara Simoneschi-Cortesi verso il nuovo appuntamento…

MMS Quando l'hockey si gioca in... linea!

25.10.2008, ore 10.30
La gara 1 della finale playoff per l’ascesa in Serie B tra Hyper Lugano e La Neuveville entra nella fase calda del… riscaldamento prepartita.

Ore 10.30-12.15
Situazioni di gioco.

Per la cronaca, gli Hyper Lugano hanno vinto 13 a 8, ma avendo poi perso le successive due partite hanno dovuto inchinarsi agli avversari bernesi. Nell’occasione abbiamo intervistato il giocatore Marco Faccoli, autentica ‘icona’ dell’hockey inline ticinese. Intervista che potrete leggere nell’edizione dicembrina di Illustrazione Ticinese.

Un angioletto custode

Questo piccolo angioletto custode veglia sui nostri testi affinché non contengano errori, purtroppo non sempre fa bene il suo lavoro... Troverete le istruzioni per realizzarlo nell'edizione n°12, in distribuzione in questi giorni.

L'origine della specie

Ecco l'illustrazione che accompagna il Fuorionda dell'ultima edizione dell'anno. Forse non tutti sanno che Roberto Rizzato si diletta anche nell'arte del fotoritocco e per questo, nel quale ha trasformato Charles Darwin in una scimmia-capuccino, ha ricevuto una stella d'oro dalla Giuria di Qualità in uno dei tanti "Advanced Photoshop Contest" a cui ogni tanto partecipa. Bravo Roberto!

Di solito scriviamo...

... ma a volte... Che fatica!

Con neve!

Ecco, però adesso basta!

Lavori in corso...

Siccome l'edizione di dicembre è già in tipografia... ci diamo al bricolage!

Benvenuto!

"L’arrivo del circo di notte, la prima volta che lo vidi, da bambino, ebbe il carattere di un’apparizione. Questa specie di mongolfiera, preceduta da niente; la sera prima non c’era, la mattina era là davanti a casa mia". Federico Fellini

Meteopost...

La prossima solo con neve... promesso!

Altro che Florida...

... piuttosto pianura padana!

Quasi come in Florida

Parlare di tempo, quello meteorologico, è davvero la cosa più banale che si possa fare. Ma insomma, quando il 17 novembre ci sono 18 gradi, tanto banale non lo è più... Che meraviglia! (Quella in foto è la spiaggia di Key West)

Ma sarà amore?

Quasi un compleanno!

Certo, rispetto ad altri blog questa cifra fa sorridere, ma noi ne siamo comunque molto orgogliosi! E allora, grazie a tutti coloro che in questi otto mesi hanno pazientemente seguito le nostre vicissitudini... e speriamo che continuino a tenere duro!!

Che dolo...re!

Ecco il nostro intrepido giornalista d'assalto che, sul luogo del misfatto e con evidente fiuto da segugio, indica quello che parrebbe essere un accelerante...

(In realtà, il nostro recavasi a pranzo e trovavasi di fronte al luogo ove divampò un incendio nella notte dal 4 sul 5 novembre in via Massagno, pochi metri sotto la nostra redazione!)

Saggezza!

Quando il fiume è in piena, neppure le anatre vi fanno il bagno...

Benvenuta neve!

A dire la verità, avremmo voluto continuare a illuderci che l'inverno è ancora lontano, ma a un certo punto bisogna arrendersi e guardare in faccia alla realtà... Questa immagine è stata scattata a Airolo alle 16:40 del 31 ottobre... Ecco. A questo punto l'inverno può anche arrivare, siamo pronti!

Cronaca di un servizio (sportivo) annunciato

14.24 Sono alla stazione di Lugano, in attesa del treno delle 14.42.
 
15.30 L’incontro con il fotografo Rémy Steinegger.

16.00 Raggiungiamo il Centro Sportivo di Tenero.

16.10 Veniamo dirottati alla Palestra Regazzi, dove ad attenderci vi è la ginnasta di punta Lucia Tacchelli, che intervisto nell’arco di circa 45 minuti.

17.00 Rémy prepara il suo marchingegno fotografico.
Vengono quindi realizzate e… visionate le foto di Lucia in azione.

17.17 Lucia "posa" per il fotografo...

18.00 Arrivederci Tenero. Grazie a Matteo Quadranti, Massimo Pacciorini-Job e Monia Marazzi, per avere creato le condizioni ideali per realizzare questo servizio.

Edizione di novembre

Questa edizione è un po' magica, perché parla di spettacoli, di teatro, di circo... E poi c'è la prima puntata del nuovo viaggio di Roberto Schneider, che da questa edizione racconterà la sua nuova avventura nel Mali. Buona lettura!

Ma che scoperta!

Lgegedno uno di qeui mial che ci ariravno reoglarenmte in readzoine abbimao scpoetro che l'esesre umnao risece a legegre un tseto anhce se le letetre dllee paorle che lo comopnogno snoo potse in mdoo casaule, puchrè la pirma e l'ulitma rmianagno al lroo psoto!

Fooorte!!!

Stiamo pensando di produrre le prossime edizioni di Illustrazione Ticinese tutte così! Cosa ne dite?! ;))

È lui.

Il turacciolo che dal 9 marzo 2008 si trova ostaggio della nostra redazione. Egli è stato 'rapito' al termine della rappresentazione "Nebbia", al teatro Donizetti di Bergamo, mentre un complice stava complimentandosi con il regista Daniele Finzi Pasca, per le emozioni offerte a piene lacrime dal suo spettacolo e dagli artisti del Cirque Éloize. Il turacciolo, in compagnia di tantissimi suoi parenti, era piovuto dal cielo in occasione di una scena spettacolare. Lo stesso può allora essere recuperato in redazione senza pagare riscatto alcuno...

Partita con spogliarello...

La tribuna affollatissima è quella dello stadio comunale di Locarno, dove ieri il Locarno ha eliminato il Lugano dalla Coppa Svizzera. Il momento più esilarante dell'incontro è però stato quando un tifoso della curva bianconera è corso a bordo campo e a calato i calzoncini al guardalinea (!!!) che si è visto costretto a rimediare alla malparata con una mano sola, perché con l'altra non ha mollato la bandierina. Che professionalità, complimenti!!

Siamo caduti... dalle nuvole!

Il Signor Bianchi di Melano ci ha chiamati per dirci che nell'articolo apparso nell'edizione n°10 relativo a informatica e agricoltura, siamo incorsi in un errore: secondo il signore, infatti, "Il sistema gps non è basato sui satelliti sopra l’equatore sopra i 36 mila km, ma su un sistema di 25-30 satelliti che ruotano attorno alla terra a circa 20 mila km".

Visto che si parla di dimensioni cosmiche siamo, come si suol dire, caduti dalle nuvole, per cui abbiamo chiesto a Elio, autore dell'articolo ed esperto informatico di illuminarci:
"Ma guarda un po' che cantonata che ho preso! Ha perfettamente ragione il signor Bianchi, attento lettore e osservatore! Effettivamente i satelliti geostazionari sono quelli televisivi, sempre fissi rispetto alla terra, a 36 mila km di altezza. Invece, il sistema gps si basa sulla triangolazione, con quattro satelliti distribuiti su sei diversi piani orbitali, per un totale di 24 (qualcuno in piu quale riserva), più bassi rispetto ai precedenti, situandosi a 20'200 km di altezza sul livello del mare, e sono quindi in continuo movimento rispetto alla terra. Una differenza minima e trascurabile, per noi sulla terra, ma enorme, se si considera la diversità di concetto e di tecnologia fra i due sistemi!
Mi scuso per l'inghippo e per la svista, nella fretta e nel prendere come acqusiito un concetto... in questo caso errato".

Stiamo leggendo per voi!

Avete ricevuto la nuova edizione numero 10? Bene, perché noi stiamo leggendo la bozze della prossima edizione, che andrà in tipografia lunedì. La riceverete i primi giorni di novembre, ma prima di allora dovrà prima venire stampata, assemblata e distribuita. Per ora quindi potete dare una sbirciatina alle pagine 28 e 32!

Rosso di sera...

...ma quando è di mattina... Questa foto è stata scattata a Massagno alle 8:39, e alle 8:40 il sole non c'era già più! La foto non rende per nulla, ma l'immagine era davvero suggestiva!

L'edizione sulle punte!

Se amate la danza vi piacerà leggere l'intervista a Federico Moiana, che sta frequentando la scuola di danza alla Scala di Milano. Se invece la danza vi interessa poco, leggete l'ultima puntata del viaggio di Roberto nel Ghana, scoprite perché a volte anche i gatti non riescono proprio a convivere o cosa pensa un uomo quando scala una montagna... Questo e altro nella vostra bucalettere da domani. Buona lettura!

Fra realtà e virtualità...

Scrivere, una vera passione, nata quasi per caso… accidenti, sono passati ormai più di venti anni… da quando ho iniziato a scrivere di musica e spettacoli, ed era quasi come un gioco, anche se impegnativo, collaborando per diversi anni con alcuni quotidiani ticinesi.
Da sempre appassionato di musica, tecnica, informatica e nuove tecnologie, è stato ancora per caso che mi sono ritrovato a scrivere per un importante quotidiano con un appuntamento fisso ogni sabato, per l’allora “famosa” terza pagina, passando successivamente ad alcune riviste. Anni durante i quali ho imparato molto, da diversi professionisti del settore che molto mi hanno insegnato e che non finirò mai di ringraziare, poiché scrivere per me era ed è rimasto invece un passatempo da dilettante… impegnativo, certamente, ma 

sempre piacevole e di estrema soddisfazione.

Dalla musica agli spettacoli, dalla scienza alla tecnica, passando anche per l’arte, avendo scritto anche alcuni racconti, il passo verso l’informatica e Internet è stato tanto naturale quanto automatico, quando sin dai primi anni ’90 ho iniziato a parlare di Internet. Quella cosa che allora nessuno o pochi conoscevano, ma di cui oggi sembra nessuno possa proprio più farne a meno. Ed è così che giorno dopo giorno ho accumulato un paio di migliaia di articoli scritti e pubblicati su quotidiani, riviste e periodici, per approdare a Illustrazione Ticinese nel 1996, con una rubrica dedicata all’informatica e ad Internet.

Scrivere, una vera passione? Sicuramente, ma, fra computer e virtualità, non bisogna mai perdere di vista la realtà…

Ah, stavo quasi per dimenticare, ma se volete sapere cosa faccio e di cosa mi occupo veramente giorno dopo giorno, durante la mia vita reale, un giro virtuale sul mio sito web www.eliodelbiaggio.ch vi può magari anche servire e aiutare…

A tutti, un caloroso saluto, naturalmente reale e non virtuale ;-)

Salvate la pantera...

Vorremmo segnalare che il 4 ottobre, giornata internazionale per i diritti degli animali e data del primo derby hockeistico, prima dell'incontro, una pantera si aggirava solitaria sul ghiaccio... Al passaggio sotto la curva sud è stata barbaramente fischiata, con chiara lesione dei suoi diritti! Che qualcuno la tuteli, insomma!

MMS enologico

15:00 -15:30 Prime prove di... copertina.

15:45 Il fotografo Rémy e la fotografata Elena a consulto sugli scatti appena realizzati.

16:30 Dalla casa alla vigna, punto di partenza del processo di realizzazione del vino.

17:00 Nella botte, anche le persone maturano?

17:15 È il momento di raccogliere i frutti di un'intervista enologica, un bicchiere di vino di quello buono.

Ecco l'edizione n°9/2008

Eccola, la nuova edizione di Illustrazione Ticinese, in distribuzione nei prossimi giorni. Come potete vedere si parlerà di vino... al femminile, ma anche di sport, perché in questo numero troverete lo speciale dedicato all'hockey. Da staccare... e da leggere, ovviamente! E allora, buona lettura a tutti!

Roberto... ritorno e vendetta!

Faccio radio da trent’anni (ho cominciato quando ancora frequentavo il Liceo Classico), di cui venti alla Radio Svizzera. Sono stato uno dei pionieri della Rete Tre e adesso agito il vostro sonno “radiosvegliandovi” molto spesso già all’alba delle 5 sulla Rete Uno. Pensavo di essere uno dei tanti illustri sconosciuti che bazzicano l’etere, finché un giorno mentre parlavo con la cassiera del supermercato un tale mi fa: “Ma lei è per caso Roberto Rizzato?”. Mi aveva sì riconosciuto dalla voce; ma la sua identificazione era stata resa possibile dal fatto che aveva visto la mia foto sull’ultima pagina dell’Illustrazione! In effetti quando cominciai nel 2003 la mia collaborazione con questa rivista, l’allora già ex-direttore regionale della RTSI, Marco Blaser, mi fece avere un suo biglietto d’auguri del tipo: “Vedrai che il fatto di scrivere su un giornale così radicato nel territorio ti darà grandi e insospettabili soddisfazioni”. È stato così e spero che lo sia ancora per TANTO tempo!
GRAZIE a tutti voi lettori (e spero anche miei ascoltatori) di essere così speciali :-)

P.Sss... Se vi va di dare una sbirciata anche ai miei fotoritocchi (oltre a quelli di Gabriele Campeggio presenti in questo blog), cliccate qui: http://www.flickr.com/photos/rizzato/

Roberto parte prima

Cyahoo!
Non mi sento un giornalista; solo uno che legge e che ogni tanto scrive. Ma soprattutto sono uno che parla. Fin troppo, vero? Per questo ho pensato di mettere nero su bianco qualche mio discorso: almeno potete facilmente cancellarlo. Dopotutto l’Illustrazione è gratis e la mia pagina si presta benissimo anche ad avvolgere un cespo di lattuga, piuttosto che un tozzo di pane. A me piace parlare di qualcosa, ovvero sostanziare il mio discorso con delle informazioni, e condire tutto con un po’ di humour.

Così, se non vi piace quello che dico e come lo dico, perlomeno vi torna utile il contenuto o vi resta qualche battuta, che potete sempre riciclare a vostro personalissimo uso e consumo. Faccio così anche alla radio. Mio nonno mi ha insegnato: “Se non hai niente da dire; non dirlo!”. Ma anche: “Non conta solo quanto parli; ma quanto dici”. Qui giocoforza devo attenermi ad una paginata di testo, per cui spesso mi trovo a ragionare sull’uso di ogni singola parola. Scrivo; ma soprattutto riscrivo e cancello, cancello, cancello... Sicché ogni tanto mi sovviene di Flaubert (senza fare ovviamente paragoni), al quale qualcuno criticava di abbattere una foresta per ricavare una scatola di cerini. Cos’altro potrei dirvi di me che già non sappiate? 

Aspettando il derby...

Cosa sta succedendo all’esterno dell'... "Est 2°livello"? E cosa all’interno delle menti dei tre personaggi in azione? E ancora, chi sono? E cosa stanno facendo?
Beh, gli appassionati di hockey sono avvantaggiati, ma per rispondere alle domande appena elencate basta attendere l’edizione del 1. ottobre di Illustrazione Ticinese… A buon intenditor… di hockey, poche parole.

Aspettando la miss?

Sezione a... pantofola di un mitocondrio.

A proposito di concorsi di bellezza, in cui non conta la bellezza esteriore ma quella interiore, o forse è viceversa? o entrambe?, mah, ho sempre ammirato i mitocondri, bellissimi organelli addetti alla respirazione cellulare (vedi immagine). Se da un lato abbiamo i mitocondri, nello stesso tempo siamo mitocondri, e una domanda che ci si può porre è la seguente: come reagiamo in modo ‘mitocondrico’ alla vista di una bellezza “mozzafiato”?

Salute... a tutti!

Ho iniziato a scrivere per Illustrazione Ticinese in febbraio quando ho ereditato la rubrica dedicata alla salute… sono Stéphanie Scatizza (ora Castiglioni, altrimenti il mio neomarito si offende!). Ogni tanto vado ad interrompere il frenetico mestiere dei medici ticinesi con mille domande sui temi che più ci toccano da vicino. Di salute e medicina si parla tanto e ovunque, troppo spesso in maniera poco chiara per chi non è propriamente del mestiere. Con Illustrazione abbiamo puntato su tematiche comuni e scelto un’impaginazione schematica e sobria degli articoli, così da risultare di più facile lettura e comprensione. Sono cresciuta a pane e medicina, con un nonno marchigiano medico condotto e un papà ginecologo. Da piccola, la domanda “cosa farai da grande?”, aveva sempre la stessa risposta: il dottore! E invece… “se in futuro vorrai dedicarti alla famiglia, il mestiere di medico comporta troppi sacrifici…”, diceva papà. Così la vita mi ha donato una splendida famiglia e un mestiere che adoro, quello di giornalista, grazie al quale posso dar sfogo alla mia grande passione per la medicina.. e per i cavalli, ma questa è un’altra rubrica che (ancora…) non c’è! Ciao!!

Un post con dedica

Siccome Digito ci viene a trovare spesso (che pasta d'uomo!) e due post fa ci ha (accusati o ringraziati?) di aver avuto parte in un complotto non ben definito con una certa signorina che noi avevamo pubblicato... beh, ecco il corpus delicti!! 

Tutti a tavola!

Eccomi. Anch’io mi presento in rete. Sono Alda Viviani e dal mese di febbraio ho ereditato la rubrica A tavola in Ticino. Un lavoro che mi permette di dare forma a tre delle mie passioni: i piaceri della tavola, quelli della scrittura e il contatto con le persone.

Prima di scrivere un articolo, scelgo un ristorante, provo alcune delle specialità proposte, contatto i responsabili, che incontro poi in un secondo tempo. Si tratta di momenti in cui chi mi sta di fronte racconta della propria attività svelando però spesso anche pezzetti di vita privata. Sono incontri dai quali torno con il sorriso.
A volte, nella mia cucina, preparo le ricette presentate sulle pagine della rivista e, spesso, attraverso i profumi e i sapori delle diverse pietanze, rivivo le sensazioni provate nei vari ristoranti.

La redattrice dai capelli fucsia vi augura buona lettura e buon appetito!

La grande lotta

Siccome il nostro valorosissimo grafico ha rischiato la sua incolumità, volevamo rendervi partecipi dell'attacco aereo che ha subito negli ultimi giorni... Ieri, con l'aiuto dell'impavido direttore, ha infine raccolto i poveri resti delle vespe kamicaze. Scampato il pericolo poi, si sono sentiti anche in vene di spiritosaggini... peccato che le vespe in genere di miele ne facciano pochino... ;))

IT è tornata!

Di ritorno da lunghe vacanze, ecco di nuovo Illustrazione Ticinese, pimpante più che mai e ricca di interessanti contenuti, come l'intervista principale all'ing. Lombardi, che ci ha raccontato delle sue incredibili opere. Come potrete notare, questa volta si è messa un maglioncino (in realtà, in termine tecnico si chiama cellofanatura) perché insomma, a settembre potrebbe essere anche frescolino, lì, nelle vostre bucalettere. Levateglielo solo in casa! ;))

MMS Sprint

La realizzazione di un servizio sportivo comincia in redazione, contattando gli sportivi per presentare loro l’idea. Si passa poi all’azione sul campo, caratterizzata da molte variabili legate al contingente. Nel caso del servizio dedicato all’atletica leggera con gli atleti di livello nazionale Giorgia Candiani e Grégory Bianchi, se la loro disponibilità è stata immediata, quella del clima lo è stata meno. Era di maggio, e siamo partiti alla volta dello stadio Comunale di Chiasso, luogo fissato per l’incontro, avvolti da nuvole imbevute d’acqua, scaricata abbondantemente lungo l’autostrada.

Dopo un primo impatto bagnato, il fotografo Rémy, Giorgia e Grégory si sono progressivamente riscaldati e hanno dato vita a numerosi scatti e controscatti, atletici e fotografici, anche perché le nuvole si sono a poco a poco diradate, facendo apparire il sole, che ha sigillato l’incontro-intervista, che potrete leggere nella prossima edizione del 1. settembre.

Nuova tendenza!

Care lettrici, sono andata a vedere una novità che ci arriva dall'America e che potrebbe farvi cambiare il vostro... punto di vista! Per sapere di cosa si tratta però, dovrete aspettare l'edizione di settembre!

L'omm dal dialètt

Tal chi, ul Pier Baron, che al sa daa d'inténd da scriv in dialètt. Al fà anca lü quel che al pò. E, sicür, al pò mia contentai tücc. Anca se adess al dopra un computer, come tücc quii dala

so génerazion la tirat, in tempi non sospetti, ul "carrello Olivetti". E la scrivüt da tütt e sü tütt. Dala spila (spilla) par tegnii sü i brag fin ala bomba atomica. La sò zia Ida la gha diseva: "Tü scrivat ben, ma as capiss nagot". Ma lü, teston, la mai molat ul mazz. Le stai in California, Patagonia, Canada, Argentina e Australia, la portat i sciavattsül Mont Bianc, sül Rosa, sül Cervino, sül Ararat e sül Kilimanjaro, ma l'ha scalat, sétandos giò, i sgabei di bar. L'è stai a Londra e Buenos Aires, ma anca a Corcapolo e a Pirla, frazion da Montégg. La métut sü famiglia, cunt la sciora Carla: trii fiöö e cinc névodin. La Liliana, la püssée intévista da quisti chi, la gha ripét: "Nonno, questa l'hai già raccontata". Insoma, come al diseva ul proverbi: "Fidevas dala tempesta, di saett e du tron, ma mia di Bela (Bella, famiglia patrizia di Ponte Tresa) e di Baron".